Negli ultimi decenni molti paesi occidentali hanno adottato delle leggi sulla naturalizzazione che hanno snellito i processi di acquisizione della cittadinanza. Ciò comporta che a volte gli occidentali che si trasferiscono oltreoceano non comprendano fino in fondo quanto possa essere difficile naturalizzarsi nel loro nuovo paese di destinazione. Abbiamo quindi identificato qui di seguito i quattro processi di naturalizzazione più ostici, aggiungendo delle informazioni utili in merito ad altre strade disponibili per pianificare un trasferimento a tempo indeterminato: Cittadinanza cinese La Legge in materia di cittadinanza della Repubblica popolare cinese consente agli stranieri di tentare di diventare cittadini naturalizzati se essi hanno dei parenti che sono cittadini cinesi, se si sono trasferiti in Cina o se “hanno altre motivazioni legittime”. Nella realtà comunque, se non si ha un parente che è cittadino cinese e che vive in Cina, le opportunità di diventare cittadini cinesi sono quasi pari a zero. Secondo il CIA World Facebook, sebbene la naturalizzazione sia possibile, essa è estremamente difficile. Viene richiesta una residenza a lungo termine, sebbene ciò non sia specificato. Dalla fondazione della Repubblica popolare, la cittadinanza è stata concessa solo a poche selezionate centinaia di stranieri “eccezionali”. Nonostante quanto detto faccia sembrare quasi impossibile ottenere la cittadinanza in Cina, esistono delle alternative. Se vi trasferite per lavoro, la soluzione migliore per voi è il visto di lavoro cinese o visto Z, che viene rilasciato agli stranieri che vanno in Cina per un posto di lavoro retribuito. Il visto Z consente di rimanere solo per 30 giorni dalla data di arrivo; durante tale periodo, come suggerito da Travel China Guide voi e il vostro datore di lavoro dovete richiedere un permesso di soggiorno temporaneo per la durata del vostro contratto. Ciò vi consente potenzialmente di rimanere da un minimo di 90 giorni a un massimo di 5 anni. È essenziale quindi che voi chiediate al vostro datore di lavoro di fornirvi un permesso di lavoro in modo da poter fare domanda per un visto di lavoro di tipo Z dall’ambasciata del vostro paese. Cittadinanza statunitense Diventare cittadini statunitensi è un processo lungo, ma raggiungere lo scopo è possibile. La procedura di naturalizzazione è composta da numerose variabili diverse che influenzano la miglior strategia da intraprendere per ottenere la cittadinanza. Questa è una procedura così complessa che l’intera cerchia degli avvocati ha iniziato a dedicarcisi ed è giunta l’ora di fare chiarezza. Per diventare cittadini statunitensi è necessario aver avuto la Carta di residenza permanente (Carta verde) per almeno cinque anni oppure da almeno tre se si presenta la richiesta in qualità di coniuge di un cittadino statunitense. Per ottenere una Carta verde è necessario soddisfare dei requisiti essenziali. Il primo è avere almeno 18 anni e avere questa carta per almeno cinque anni. Una Carta verde è valida per 10 anni (anche se sulla carta stessa c’è la dicitura “permanente”). Esistono numerosi fattori che vi possono aiutare a ottenere la carta verde, come ad esempio avere un legame con un cittadino statunitense, come un coniuge, un figlio non sposato sotto i 21 anni o un genitore se il cittadino ha più di 21 anni. Un altro consiglio è quello di chiedere al vostro datore di lavoro negli USA di mettere una buona parola per voi. Anche essere occupati come giornalisti televisivi o radiofonici, medici, operatori religiosi o lavorare per organizzazioni internazionali può incrementare le vostre speranze di ottenere la Carta verde. Cittadinanza del Qatar Esistono numerosi requisiti da soddisfare per essere anche solo presi in considerazione per ottenere la cittadinanza del Qatar; si tratta davvero di uno dei paesi più ostici per la naturalizzazione. Infatti, Qatar living evidenzia che ottenere la cittadinanza qatariota è difficile persino se si hanno dei discendenti del Qatar. Business Insider U.K. spiega che se vostro padre non è qatariota, allora non lo siete nemmeno voi, anche se lo è vostra madre. Se siete stati legalmente residenti in Qatar per 25 anni e non avete lasciato il paese per più di due mesi consecutivi (oltre ad altri requisiti), allora potete richiedere la cittadinanza. Analizzando questo dato in prospettiva, Doha News reported riporta che il Qatar naturalizza solamente circa 50 stranieri l’anno. A ogni modo, in base alla legge i cittadini naturalizzati non vengono trattati allo stesso modo di quelli nati in Qatar, probabilmente perché il paese assicura loro dei benefici governativi piuttosto generosi, che sarebbe troppo costoso estendere a tutti i cittadini. Potete comunque tentare la fortuna richiedendo un visto di lavoro, un compito tutt’altro che semplice. Dovete trovare uno sponsor, ad esempio un datore di lavoro locale che sia disposto ad assumervi. Lo sponsor avvia la domanda per il visto di lavoro, richiedendo al Ministero degli Interni del Qatar tutte le autorizzazioni legali necessarie per assumere un lavoratore straniero. Lo sponsor riveste un ruolo fondamentale in quanto deve garantire per voi in determinate situazioni, ad esempio per aprire un conto bancario o stipulare un contratto di locazione nel paese. Cittadinanza degli Emirati Arabi Uniti Nonostante ci siamo più espatriati che nativi degli Emirati, gli EAU vi consentono di richiedere la cittadinanza solo se siete legalmente residenti negli Emirati da 30 anni. Diventare un cittadino Degli EAU è quindi difficile per gli stranieri, e anche se fosse possibile per voi, ciò sarebbe subordinato a una serie di circostanze. Le vostre opzioni sono influenzate anche da fattori come, se lavorate, chi è il vostro datore di lavoro. Come per tutti questi paesi, vale la pena confrontarsi con un avvocato locale esperto di immigrazione per valutare le opzioni a disposizione. La Legge federale N.17 stabilisce che se siete cittadini arabi provenienti da Oman, Qatar, o Bahrain, potete richiedere la naturalizzazione dopo tre anni di residenza, mentre gli Arabi provenienti da altre nazioni possono fare domanda dopo sette anni di residenza degli EAU. Attualmente, secondo un’inchiesta dell’ONU le donne che sono cittadine degli EAU e sposate con uno stranieri non possono passare la propria cittadinanze ai loro figli. Un decreto del 2011 consente a questi bambini di richiedere la cittadinanza quando compiono 18 anni. Se non potete richiedere la cittadinanza secondo una di queste vie, allora l’opzione più probabile è quella basata sulla residenza. A ogni modo, come già detto, è necessario vivere e lavorare ininterrottamente negli EAU da almeno 30 anni. Se siete interessati a capire meglio quali sono le vostre opportunità di diventare cittadini degli EAU, vale la pena confrontarsi con un avvocato esperto di immigrazione che vi può fornire dei consigli personalizzati sulla base della vostra situazione. Ricordate che anche se ottenere la cittadinanza è difficile, la maggior parte di questi paesi ha snellito le procedure per i visti di lavoro e ancora di più per la residenza a lungo termine. Se volete parlate con un esperto di immigrazione per una consulenza, contattate direttamente Crown Relocations.